Vieni alla festa sull’Isola dei Pescatori?

«Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante.
Sii allegro. T’insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece».
Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane

E Pasolini splenderà per il primo appuntamento del Festival del 16 luglio: una festa in una delle location più suggestive al centro del lago, la bellissima e dinamica Isola dei Pescatori con i suoi vicoli intricati, i suoi custodi silenziosi che sono i gatti, i suoi ristoranti sfiziosi e anche stellati, affascinanti tramonti e panorami mozzafiato.

Pasolini ci lascia un insegnamento importante: ci invita ad essere sempre “in ricerca”, sempre ostinati, sempre contrari. Intellettuale “di nessuna chiesa”, inclassificabile negli schemi binari in cui oggi più che mai tendiamo a ordinare il mondo, la figura iconica di Pasolini è la protagonista diretta e indiretta di un percorso divertente, emozionante e intenso fatto di musica dal vivo, installazioni audio, fotografie, parole, racconti e danza acrobatica. Si tratta di omaggio brillante e gioiso a questo Meastro, da mangiare in “salsa piccante” come consigliava il Corvo a Totò e Ninetto Davoli in Uccellacci e uccellini.

A cura di Saul Beretta / Musicamorfosi

I biglietti sono acquistabili:

Il giorno 16 luglio:

  • presso l’Imbarcadero di Sresa a partire dalle ore 17:00.
  • La partenza del primo battellino è alle ore 19:15.
  • In caso di maltempo l’evento è posticipato a domenica 17 luglio.

PROGRAMMA DEL 16 LUGLIO

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#punta nord dell’Isola

L’ISOLA DI MEDEA
Radio percorso a cura di Claudio Agostoni con alcune fotografie di Bruno Zanzottera.

Nell’estate del 1969 durante la lavorazione del film Medea nasce un rapporto speciale tra Pier Paolo Pasolini e la protagonista Maria Callas. Non fu una storia d’amore classica, come la dipinse la stampa dell’epoca attratta dal potenziale mediatico della coppia: un regista scomodo e provocatorio, dichiaratamente omosessuale e una celeberrima cantante d’opera che aveva appena concluso la sua storia con l’armatore Onassis. Fu invece l’incontro fra due anime sensibili, la nascita di un rapporto artistico bello e coinvolgente, di un’amicizia profonda e speciale sul set allestito nell’Isola di Grado.

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Pasolini-Roma

#punta nord dell’Isola

L’ISOLA DEL CALCIO
Radio percorso su Pasolini e il Calcio a cura di Claudio Agostoni con alcune fotografie di Bruno Zanzottera.

“Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. E’ rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre
altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro. Il cinema non ha potuto sostituirlo, il calcio si. Perchè il teatro è rapporto fra un pubblico in carne e ossa e personaggi in carne e ossa che agiscono sul palcoscenico. Mentre il cinema è un rapporto fra una platea in carne e ossa e uno schermo, delle ombre. Invece il calcio è di nuovo uno spettacolo in cui un mondo reale, di carne, quello degli spalti dello stadio, si misura con dei protagonisti reali, gli atleti in campo, che si muovono e si comportano secondo un rituale preciso. Perciò considero il calcio l’unico grande rito rimasto al nostro tempo. Il calcio come ultima rappresentazione sacra del nostro tempo”.
Intervista di Guido Gerosa a Pier Paolo Pasolini per l’Europeo del 31 dicembre 1970.

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#area verde nord

L’ISOLA SUL TEVERE ovvero SQUARCI DI NOTTI
ROMANEBOZ TRIO
Davide Longoni, chitarra
Alberto Capsoni, basso
Rouben Vitali, clarinetto

Una sequela di canzoni romane e romanesche nel pittoresco arrangiamento klezmer e pieno di vita del Boz Trio, un equipaggio di ragazzi di vita destinato a farvi volare lontano in quei profumi evocati dal racconto di Pier Paolo Pasolini Squarci di notti romane (1950) contenuto in Alì dagli occhi azzurri (1965). Alla musica si accostano le performance acrobatiche di una compagnia di acrobati e un calciatore freestyle davvero speciale!

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#area verde nord

L’ISOLA SUL TEVERE ovvero SQUARCI DI NOTTI ROMANE #2
Musica, danza acrobatica, footbal freestyle e interazione con il pubblico
Clelia Fumanelli, Valeria Impedovo e Takeshi Reyes

Il calcio freestyle è l’arte del palleggio acrobatico, eseguita con un pallone da calcio. La disciplina
consiste nell’eseguire acrobazie con tutte le parti del corpo eccetto che con le mani.
Un calciatore freestyle come il divo di Instagram Takeshi Reyes gioca e si esibisce con una compagnia di acrobati e danzatori.

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#punto panoramico sud

LA SUA AFRICA
JMO
Moussa Cissokho, kora, voce
Jan Galega Brönnimann, clarinetto basso e sax soprano
Omri Hason, percussioni orientali, hang

in alternanza con Music Lab
Tete Da Silveira, djembè, percussioni danza e canto

L’Africa di Pasolini, un luogo del cuore dove tutto era ancora possibile. La Kora incontra le percussioni orientali nella poetica di questo trio molto contemporaneo nel modo di fondere le influenze del jazz e della musica dal mondo.
La partecipazione a intervalli di Tetè Da Silveira spettacolare percussionista Togolese serve da intercalare ai concerti di JMO e per provare l’ebrezza del cerimoniale di accoglienza di un piccolo paese africano. Un laboratorio musicale interattivo dove tutti sono benvenuti a cantare e suonare!

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#chiesa di San Vittore

L’ISOLA DI BACH
Lorenzo Zandonella Callagher, organo
in alternanza con
Eloisa Manera, violino

Pier Paolo Pasolini impiegò la musica di Bach come colonna sonora di alcuni suoi importanti film, tra i quali Accattone (1961), Il Vangelo secondo Matteo (1964), Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo (1963-64), Appunti per un film sull’India (1968), Sequenza del fiore di carta (1968) e il grande quanto dibattuto Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
PPP definisce la musica come «l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà». Tra il 1944 e il 1945 Pasolini aveva scritto degli Studi sullo stile di Bach nei quali affrontava alcune importanti questioni di natura estetica. Il regista, poeta e intellettuale bolognese aveva iniziato ad amare la musica di Bach da ragazzino, mentre era sfollato a Casarsa. Chiedeva spesso alla violinista Pina Kalk (Dina di Atti impuri) di eseguire per lui pagine dalle Sonate e Partite per violino solo. In particolare, Pasolini amava la Siciliana della Sonata n. 1 BWV 1001. Sull’organo della chiesa di San Vittore un immaginario doppio concerto alternato dedicato al Bach tanto amato da Pier Paolo Pasolini per organo solo e violino solo.

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L’ISOLA DEL DECAMERON
con l’attrice Mariangela Martino

Una postazione di narrazione liberamente ispirata ad alcune delle storie narrate nel Decameron di Boccaccio ripreso nell’omonimo film di Pasolini del 1971. Una versione pocket e interattiva.

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