La Catapulta is back!
La Catapulta, lo scrigno prezioso del Festival, diventa il luogo perfetto per l’incontro tra musica e architettura. La musica all’aperto si diffonde nell’aria, si confonde con i suoni, gli odori e i colori della natura e il palco acustico amplifica la magia di questa fusione.
La sua prima collocazione in luglio è sulla terrazza del lungolago La Palazzola per ospitare giovani musicisti che stanno lasciando un segno profondo e innovativo nella musica jazz e non solo: Matteo Mancuso con la sua tecnica chitarristica unica e sconvolgente, HalliGalli Quartet con il suo richiamo allo stile swing e gypsy jazz e infine, tra i gruppi di canto a cappella, Accent ci accompgnerà in un viaggio da Bach agli standard jazz fino ai Beatles.
Il Momento diVino, a cura di Diego Sorba, sarà l’occasione per conoscere tre produttori di vino che ci racconteranno nel dettaglio la loro arte. Ovviamente brinderemo con un calice del loro vino!
Durante le serate alla Palazzola avremo insieme a noi l’Azienda Agricola Francesco Brigatti di Suno (NO), Cantine Garrone di Domodossola (VCO) e L‘Azienda Vitivinicola Barbaglia di Cavallirio.

Il nome HalliGalli si traduce con “gioiosa festa” e proprio questo carattere di ironia e essenza circense è una delle basi del quartetto che rompe forme e stereotipi. Ne fanno parte quattro polistrumentisti spagnoli: da ognuno di loro ci si può aspettare di tutto fino addirittura alla danza tap dance! La voce unica e la formazione musicale di ciascuno si fonde e crea un mix fresco e originale di arrangiamenti strumentali e vocali.
Sono tutti cantanti straordinari, improvvisatori, e con strumenti tradizionali di un tradizionale quartetto riescono a improvvisare passando attraverso diversi generi ed epoche musicali: swing, gypsy jazz, musica tradizionale afro-americana e latinoamericana.
Vieni al concerto?
Al Di Meola ha detto di lui: «Un talento assoluto: ci vorrebbero due o tre vite per imparare anche per uno come me a improvvisare così bene alla chitarra come lui». E Steve Vai: «L’evoluzione della chitarra è al sicuro nelle mani di musicisti come lui che rappresentano un nuovo livello per il tono, per la precisione nel tocco e la scelta delle note».
Matteo Mancuso è uno dei più grandi talenti della chitarra, non solo nel nostro Paese, ma ormai a livello globale. In pochissimi anni è stato capace di attirare una larghissima fetta di pubblico nonché la stima dei più grandi guitar heroes viventi.
Sentiremo spesso parlare in futuro di lui, enfant prodige della chitarra. Musicista poliedrico, spazia dalla chitarra classica alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva con le dita che gli permette un linguaggio musicale molto originale. La sua tecnica chitarristica unica sconvolge per pulizia e precisione e spazia nei vari generi musicali con totale disinvoltura.
Una serata imperdibile!
Designati come gli eredi dei Manhattan Transfer, Accent si è formato dieci anni fa grazie a YouTube: i componenti decidono di unirsi condividendo l’amore per i gruppi jazz a cappella.
Accent offre una varietà di generi e composizioni sia nuovi che evergreen e il programma comprende di tutto, da Bach agli standard jazz ai Beatles, dal coro classico al pop contemporaneo.
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